Cagliari è una città tipicamente
mediterranea, situata al centro di un’ampia baia chiamata
Golfo degli Angeli; fin dal Neolitico le sue colline furono abitate
grazie allo sfruttamento delle tante insenature tuttora presenti
nelle rocce che caratterizzano l’attuale paesaggio circostante.
Cagliari anticamente era denominata Caralis, ma da antiche carte
campidanesi si è scoperta un’altra versione che ne
trasformava il nome in Calaris. Successivamente i Pisani adattarono
il nome in un toscaneggiante Callari, che letto alla maniera spagnola
suona grosso modo come l’odierna pronuncia di Cagliari.
Il significato della parola Caralis potrebbe essere quello di
pietraia, singolare visto che la sua storia è come se fosse
rimasta incisa sulle tante rocce che caratterizzano il suo paesaggio;
infatti - sin dalle prime genti apparse sull’isola - questo
luogo è stato occupato nelle numerose grotte naturali formatesi
all’interno delle rocce e su queste rocce - nel corso dei
secoli - è poi cresciuta la città.
Nel corso della storia diversi popoli hanno dominato sul territorio
cagliaritano: Fenici, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Vandali,
Pisani, Spagnoli e Sabaudi; tutti hanno lasciato tracce del loro
passaggio, ma non è possibile attribuire la fondazione
della città ad alcuna di queste civiltà, seppure
l’arrivo dei Romani segnò un profondo mutamento nell’assetto
del territorio.